CUNTO Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale

CUNTO sta per racconto, vuole essere una storia di periferia tinteggiata di nuovo e di bello. CUNTO significa anche Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale, perchè finalità più manifesta del progetto è la riqualificazione pittorica dei quartieri di Napoli Est con tematiche sociali che siano condivise dal basso, come leva per una grande riaffezione all'ambiente urbano ad opera e a vantaggio soprattutto delle nuove generazioni. CUNTO, infine, non può non essere un omaggio al capolavoro di Giambattista Basile, "Lo Cunto de li Cunti", il primo libro europeo di fiabe. Il sottotitolo della raccolta in lingua napoletana, "lo trattenemiento de peccerille", che condensa il valore educativo nella formula dello svago delle favole lette ai bambini, trova il suo aggiornamento contemporaneo proprio nello spirito di edutainment che pervade il progetto intero.

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CUNTO sarà visibile nella forma di riqualificazioni pittoriche, nel numero iniziale di 9 (per 750 mq totali), di cui 1 rimessa a bando nazionale, coinvolgendo un team professionale e conduttore di circa 30 creativi urbani. Desiderando si sviluppi un contatto diretto tra le parti sociali, questi stessi sono preventivamente abilitati all'incontro con i giovani di cui sopra - individuati tra scuole, associazioni e parrocchie del territorio - attraverso il corso di formazione "La creatività urbana come progetto di utilità sociale", per una durata complessiva di 60 ore, con 7 docenti di chiara fama nazionale nel settore della progettazione per il no-profit e a vantaggio della classe di circa 30 discenti. Preparati così alle funzioni base di tutor, i creativi urbani potranno svolgere incontri e corsi di educazione territoriale con finalità di condivisione dei temi visivi, nel numero programmato di 14 (4 per le scuole, 8 per le associazioni, 2 per la pastorale giovanile). Simultaneamente, è avviato presso un istituto scolastico un corso di fotografia sugli scenari della periferia e sulla creatività urbana per giovani locali, della durata complessiva di 2 anni, teso a comprendere e a registrare l'attenzione visiva che il ragazzo medio ha sul proprio ambiente urbano. A sostegno preventivo della realizzazione delle riqualificazioni pittoriche, sarà ospitato un campo internazionale di volontariato nel numero di 11 giovani da tutto il mondo.

La forma complementare di coinvolgimento dei giovani del territorio sarà nel programma di 14 mesi di attività di Lavoratorio Sociale, presso il Centro Territoriale per la Creatività Urbana, prima struttura del genere in Italia, di 90 mq coperti e 60 mq di terrazzo. Il Centro sarà ospitato nei locali della stazione ferroviaria circumvesuviana Argine - Palasport, la prima effettivamente dedicata alla creatività urbana. Gli altri ambienti del Centro saranno destinati alla direzione dell'Osservatorio e alle attività di Segreteria Generale e postazioni tirocinanti del Centro Studi sulla Creatività Urbana. Il Centro incrementerà ed esporrà - a beneficio dei visitatori, ma anche in funzione educativa come risultato di chi della creatività urbana ne ha fatto professione nel sistema dell'arte contemporanea - opere di artisti nazionali. Questa prospettiva avrà la sua prima dichiarazione nella presentazione stessa di CUNTO, con le mostre personali di due importanti street artisti, uno nazionale ed uno estero.

Il think tank universitario impegnato nello studio delle azioni messe in campo, produrrà la prima ricerca integrata sulla creatività urbana, coinvolgendo presidi, docenti, ricercatori e studenti di 4 università italiane, finalizzando il lavoro sinergico ad un'ampia relazione scientifica, concentrata sulla percezione che la periferia ha di sè, prima e durante le riqualificazioni pittoriche come avvio di rigenerazione sociale, e corredata dal piano locale della creatività urbana con mappa tematica georeferenziata dei 3 quartieri.

Tutte le dinamiche di CUNTO saranno altresì assorbite da 5 scrittori del posto, che vivranno e visiteranno discretamente il progetto nelle sue fasi, producendo uno sperimentale libro sociale, in 500 copie, tutt'intorno all'identità multipla di Rosario Cunto, finzione letteraria e mediatica in qualità di ragazzo-tipo dei quartieri interessati dal progetto. La rimessa del libro agli stessi giovani beneficiari di CUNTO, i quali si ritroveranno narrati in parole, luoghi, attività, sensazioni, tempi, modi ed umori del territorio, li esorterà a produrre racconti minimi - parodiando, i Cunti de lo Cunto - sul blog del progetto, ognuno dei quali avrà una precisa collocazione nello spazio dei quartieri e sarà liberamente ispirato a personaggi locali reali. La loro collezione progressiva stimolerà nuove fantasmagorie che altri nuovi creativi urbani andranno ad illustrare sul territorio, e via proseguendo. Il totale dei giovani coinvolti, inoltre, inciderà di volta in volta anche sull'identità visiva di CUNTO, che si avvarrà di 250 interpretazioni del logo da parte dei ragazzi del territorio, alternativi al marchio istitutionale e visibili sul sito ad ogni cambio pagina.

Tutto quanto in programma andrà diffuso anche attraverso conferenze, seminari, workshop, eventi e presentazioni, sia locali sia nazionali. CUNTO si avvale di un network di enti e persone stabile ed incrementabile, che ad oggi conta più di 30 partner tra locale e nazionale. Tra novembre 2010 ed aprile 2012, il progetto prevede di interessare un bacino minimo di beneficiari diretti nel numero di 250 giovani, inclusi i creativi urbani napoletani, ed un bacino massimo di beneficiari indiretti nel numero di 6000 residenti della Municipalità 6 della Città di Napoli.

l progetto vuole stimolare la rilettura cosciente e l'esperienza espressiva del proprio ambiente urbano da parte delle giovani generazioni che lo abitano e che lo vivono; un'area difficile, a rischio, ex-industriale, su cui insiste la stazione ferroviaria di via Argine (Ponticelli) che l'azienda di trasporto locale Circumvesuvianaha conferito in comodato d'uso per la creazione del primo Centro Territoriale per la Creatività Urbana d'Italia, quartier generale di CUNTO.

Ad inaugurare il progetto, a fine 2010, una duplice mostra di street art con creativi urbani di rilievo internazionale, Rae Martini e Richard SEEN Mirando (uno dei pionieri del writing in New York, di origini napoletane), come un manifesto di apertura nel centro della Città di Napoli ed amplificatore di comunicazione. SEEN ha poi donato una sua opera al Centro Territoriale per la Creatività Urbana. Saranno 250 i primi giovani beneficiari diretti di CUNTO, intercettati, messi in rete e coinvolti in incontri, corsi e attività presso i luoghi ordinari di aggregazione giovanile, come scuole, parrocchie, associazioni. Il laboratorio sociale del Centro Territoriale per la Creatività Urbana, istituito per l'occasione, cucirà poi insieme le esperienze dei giovani provenienti dai diversi quartieri e dalle differenti situazioni familiari e sociali di origine, riunendoli verso obbiettivi comuni. CUNTO esprimerà tutti i valori positivi che la nuova comunità saprà attivare, concretizzando in nove riqualificazioni pittoriche il desiderio di rigenerazione.

Alle tre locali Associazioni per la Creatività Urbana (organizzazioni no-profit specializzate nei progetti di riqualificazione pittorica a mezzo graffiti) il compito di condurre i corsi nelle scuole e gli incontri con le associazioni locali e la pastorale giovanile. Insieme, studieranno le vocazioni del territorio, ascolteranno i desideri e le speranze dei ragazzi, progetteranno il modo migliore per figurare pubblicamente i valori di una piccola grande comunità giovanile pronta a rigenerarsi. Tre murate per tre scuole, una murata per il circuito parrocchiale, quattro murate per quattro importanti associazioni locali, una murata ancora posta a bando nazionale e destinata a totem della legalità. Quest'ultima sarà realizzata con pittura anti-graffiti, garantita da uno sponsor, al fine di preservare il disegno anche secondo una chimica della resistenza al gesto vandalico.

Nel laboratorio sociale si finalizzeranno dunque le proposte dei ragazzi verso le opere di riqualificazione urbana, consultando i volumi della biblioteca tematica interna WALL Writing Art Local Library. Intanto, CSV Napoli ha attivato per la migliore preparazione delle Associazioni per la Creatività Urbana il primo corso nazionale “La creatività urbana come progetto di utilità sociale”, per una durata complessiva di cinque mesi che funzionalmente precedono i tre mesi di realizzazioni murali (da maggio a luglio). Sarà un campo internazionale di volontariato giovanile YAP a sviluppare la preparazione delle superfici.

Le Università studieranno e analizzeranno l'impatto estetico, sociale, ambientale e comunicativo del progetto, producendo la prima ricerca scientifica organicamente strutturata sul tema della creatività urbana. Si tratterà di una triplice linea di analisi universitaria partenopea. L'URIT(Unità di Ricerca sulle Topografie sociali) della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa”lavorerà sulla percezione della periferia nel racconto delle nove aree dove poi si faranno le riqualificazioni; il Corso di Laurea UPTA (Urbanistica Paesaggio Territorio e Ambiente) della Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli "Federico II" produrrà una cartografia del territorio che cambia e si riqualifica; la Facoltà di Sociologia della stessa "Federico II" tornerà, in ultimo, sulle nove aree, in sincrono con lo svolgimento delle opere pittoriche su muro, per documentare, anche a mezzo intervista, come la rigenerazione sociale possa iniziare dalla partecipazione dei giovani alle scelte che qualificano il loro stesso territorio. Il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell'Università di Roma "La Sapienza" avrà la regia dell'intera ricerca, elaborando elementi e dati nella forma finale di un primo studio territoriale sulla creatività urbana, in pubblicazione a luglio a firma del Centro studi dedicato.

La produzione di un libro ad opera di cinque giovani scrittori locali, riuniti sotto lo pseudonimo collettivo di Rosario Cunto (un giovane ideale alle prese con il quartiere), racconterà lo svolgersi del progetto, le sue centinaia di voci e la sua incursione nel contesto urbano e umano. Una metafora del cambiamento, la riqualificazione del degrado. Un racconto le cui illustrazioni saranno sui muri dei tre quartieri. Rosario Cunto sarà vivo sui social network, animato dall'agire collettivo di tutti i giovani coinvolti. Questi stessi in dicembre riceveranno copia del libro, nei cui racconti si riconosceranno, così spronati ad esprimere tutti i propri desideri di rigenerazione sul blog CUNTI interno al sito, su cui di volta in volta si visualizzeranno 250 versioni del logo istituzionale ridisegnate dai ragazzi.

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